Procida

Le origini del nome dell’isola si perdono tra realtà e leggenda. Tra le ipotesi più suggestive c’è quella che fa derivare il nome Procida dal greco prochetai cioè giace; infatti se si guarda attentamente la morfologia dell’isola ci si accorge che essa sembra giacere coricata e sdraiata nel mare. Altri ancora fanno derivare il nome da quello di una nutrice di Enea di nome Procida, che quivi fu da lui sepolta.

Le prime notizie su Procida risalgono, secondo le testimonianze più attendibili, all’VIII secolo A.C. quando, provenienti dall’isola di Eubea, i coloni Calcidesi vi approdarono con il loro bagaglio culturale, in campo artistico e culturale. Subito dopo sono stati i Greci a raggiungere l’isola lasciandovi evidenti indizi della loro presenza sia nelle tombe a tetto spiovente rinvenute sul territorio, che nelle denominazioni topografiche quali Callia e Corricella, che ancora oggi rappresentano due nuclei urbani di rara bellezza architettonica.

E’ poi la volta dei Romani che alle isole flegree preferirono la terraferma come sito di villeggiatura, in quanto la loro natura vulcanica mal si prestava alla grandiosità costruttiva dell’architettura romana.
Soltanto Capri, per le sue rocce calcaree, ebbe l’onore di assurgere a sede imperiale.