Sorrento

Sorrento è edificata sulla grigia roccia tufacea, ma è circondata dal bianco calcare delle colline dove trionfano il verde degli uliveti, il giallo e l’arancio degli agrumeti.

Sorrento ha origini incerte d il suo nome antico Surrentum forse è legato al mito delle omeriche sirene. Sappiamo che fu abitata fin dalla preistoria e colonizzata come attesta un’iscrizione osca scoperta alla Punta della Campanella da popolazioni italiche. L’impianto urbanistico della Città divisa in insulae, con strade a croce (decumani e cardi), richiama lo schema greco di Ippodamo di Mileto: ma alcune incongruenze con il classico tracciato ippodameo lasciano ipotizzare che la pianta della Città sia stata disegnata da mano romana.

I ruderi delle ville romane disseminate sulla costa, i numerosi reperti archeologici presenti nei musei e continuamente affioranti, testimoniano che Surrentum fu dimora privilegiata del patriziato romano. Ciò trova un’ampia conferma nelle pagine di Stazio e nella grande encicolopedia dell’antichità – Naturalias Istoria – dove Plinio ne esalta la qualità del vino.

Tramontato il vessillo romano, la terra che darà i natali al sommo poeta Torquato Tasso nel 1544, fu formalmente amministrata dall’Imperatore di Bisanzio, conservando però una certa autonomia, specie come Ducato Sorrentino, esteso dal Samo alla Punta Campanella.